martedì 7 agosto 2007

REGIONALE

Prelievi illegali d'acquasul ghiacciaio della Presena

TRENTO. Per anni hanno pompato illegalmente l’acqua dei laghetti della Presena per produrre la neve artificiale. Con un blitz sul ghiacciaio, a 2.500 metri di quota, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico, coordinati dal comandante Carlo Bellini, hanno sequestrato l’impianto di pompaggio di proprietà della Società carosello Tonale. Il presidente della società, Giacinto Delpero, è stato denunciato per furto aggravato e deviazione di acque. L’inchiesta, coordinata dal pm Salvatore Ferraro, è partita a fine giugno, quando sui tavoli del procuratore capo Stefano Dragone è arrivato un esposto anonimo con il quale è stato segnalato il prelievo abusivo di acqua dai tre laghetti che si trovano poco sopra i 2.500 metri di quota. Alcune pagine, corredate di foto, sulle quali erano spiegate in dettaglio le presunte violazioni compiute sulla Presenza dalla società del Tonale. Lo stesso esposto era arrivato nelle mani di Roberto Bombarda, consigliere provinciale dei Verdi, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione il 19 giugno scorso. La procura di Trento ha poi incaricato il Noe di svolgere gli accertamenti. La società nel 1992 aveva ottenuto l’autorizzazione per prelevare da ottobre a maggio (sino ad un massimo di 54 metri cubi l’ora) l’a cqua dal Pisso, un corso d’acqua alimentato proprio dai tre laghetti della Presena: Monticello, Paradiso e Cavalletto. L’acqua serviva per alimentare i cannoni per la produzione di neve artificiale. Secondo quanto appurato dai militari però i cannoni funzionavano prelevando acqua dal laghetto intermedio, il Paradiso. La società aveva realizzato due stazioni di pompaggio (una con cinque, l’altra con quattro pompe) per portare l’acqua fino ai cannoni, oltre quota 2.700. I militari hanno effettuato un primo sopralluogo in elicottero, mentre recentemente hanno raggiunto la base del ghiacciaio per una verifica a terra. Ed è così che hanno scoperto l’impianto di pompaggio che pescava non dal rio Pisso ma dal Paradiso. Questo lago era poi collegato con un tubo con lo specchio d’acqua più grande, il Monticello: gli inquirenti presumono che il collegamento sia servito per riportare a livello il Paradiso dopo i prelievi illegali.
Oltre a prelevare illegalmente dai laghi, secondo i militari la società avrebbe sforato ampiamente i limiti fissati dall’autorizzazione del 1992: le pompe, infatti, riuscivano a pescare fino a 100 metri cubi di acqua all’ora, quasi il doppio rispetto al consentito. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico, coordinati dal maresciallo Carlo Bellini, nei giorni scorsi hanno sequestrato l’i mpianto di pompaggio e messo i sigilli. A rischiare ora è il presidente della Società Carosello Tonale, Giacinto Delpero: la procura gli ha contestato i reati di furto aggravato (pena da uno a sei anni di carcere) e deviazione di acque (fino a tre anni di carcere). Il blitz dei carabinieri arriva a pochi giorni dalla provocatoria richiesta degli albergatori del Tonale, che auspicavano un utilizzo 24 ore su 24 dei cannoni per salvare il ghiacciaio e soprattutto lo sci estivo. «Dopo le delusioni per le sentenze sul Bus del Giaz e la Pinzolo-Campiglio - commenta Roberto Bombarda - l’intervento della procura mi stupisce positivamente. Ora sono curioso di sapere come risponderanno alla mia interrogazione». Secondo Bombarda quanto accaduto in Presena è un ulteriore segnale per abbandonare nel medio-lungo periodo lo sci sui ghiacciai e pensare ad una seria riconversione, così come lo stesso consigliere Verde aveva sostenuto, a maggio, durante la discussione sulle aree protette del Trentino.

(07 agosto 2007)

tratto da www.trentinocorrierealpi.repubblica.it

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NUOVO PARTITO D'AZIONE

Il Nuovo Partito d'Azione è una formazione politica italiana che intende rifondare l'azionismo politico e proseguire l'esperienza dello storico Partito d'Azione, facendo rivivere in Italia una sigla che si richiami a tale tradizione politica, storica e culturale. Nato nel 2005, ha come segretario nazionale il filosofo Giuseppe Antonio Quartana e dopo un anno dalla sua costituzione è presente in sette regioni (Lazio, Piemonte, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia). Nel suo simbolo compare proprio la dicitura "Rifondazione Azionista" e la conferma dei valori del liberalsocialismo. Nell'impostazione teorica del NPA il liberalsocialismo è però la condizione necessaria, ma non ancora sufficiente per definire l'azionismo. Il partito ha adottato come colore ufficiale l'arancione. Collocato nell'area della sinistra democratica di ispirazione radicale e riformista e stringe una collaborazione con il Partito Socialista Democratico Italiano, presentando propri candidati nelle sue liste in occasione delle elezioni politiche del 2006, all'interno della coalizione di centrosinistra, L'Unione. Dopo le elezioni politiche, il Nuovo Partito d’Azione convoca a Bernalda (MT) la sua prima conferenza politico-organizzativa nel corso della quale il nuovo partito fissa definitivamente i tratti caratteristici della sua identità: disinteresse verso l’ipotesi di confluire nel futuro Partito Democratico; federare la "Nuova Sinistra Democratica" intesa come nuovo polo intermedio fra lo stesso Partito Democratico e l’area rosso-verde; essere “coscienza critica” del centrosinistra. Questo ruolo "critico" comincia a manifestarsi platealmente in occasione della protesta contro l'indulto che ha visto una presenza in piazza di militanti del Nuovo Partito d'Azione. Il 28 ottobre 2006 il partito organizza davanti a Montecitorio la sua prima manifestazione di piazza con un sit-in di protesta contro la nuova finanziaria del Governo Prodii chiedendo che non vengano dimenticati ancora una volta i "veri poveri", i "non-garantiti", la "seconda società". Nella direzione nazionale del 5 novembre, a Fiuggi, il partito lancia il concetto di "rete neoazionista" aprendo anche alle associazioni ed ai club sparsi sul territorio. Nello stessa riunione dà la propria disponibilità per la costruzione di una "Sinistra Critica", che insieme ad altre piccole formazioni e movimenti possa costituire il nucleo fondatore di un terzo polo all'interno del centrosinistra dopo la nascita del PD e della Sinistra Europea. È stato stabilito dalla conferenza politico-organizzativa del NPA: Lo spazio politico del nuovo partito si situa al confine fra riformismo e radicalismo; il NPA si considera infatti “il più riformista dei partiti radicali ed il più radicale dei partiti riformisti”; La base sociale di riferimento del Nuovo Partito d’Azione è quella della 'seconda società';, una formula ricorrente nelle giornate del ’77 e da allora mai più ripresa da nessuno; la ‘seconda società’ è quella dei non garantiti, dei precari con poche speranze, degli emarginati, degli invisibili, delle fasce marginali e radicalizzate della piccola borghesia, del nuovo proletariato giovanile intellettuale, anche di origine borghese, quindi il mondo dei bisogni. Nello stesso tempo, l'NPA è anche al fianco di chi detiene meriti e non riesce a farli valere in una società italiana sempre più sclerotizzata e familista, sempre più caratterizzata da processi di retrocessione, di immobilismo e di esclusione sociale.
Il liberalsocialismo del NPA si basa su una nuova sintesi fra meriti e bisogni.